Con l’approssimarsi dei primi tepori primaverili e con il progressivo desiderio di tornare a godere della vita all’aria aperta dopo la lunga parentesi invernale, parte oggi la prima di una serie di tre articoli incentrati sull’ecologia e sulla filosofia naturista.

ecologia

ECOLOGIA NATURISTA

Il termine ecologia fu coniato dal biologo tedesco Ernst Haeckel nel 1866.

L’ecologia può essere definita come la scienza che studia l’ecosfera, ossia la porzione della Terra in cui è presente la vita in aggregati sistemici detti “ecosistemi”, le cui caratteristiche sono determinate dall’interazione degli organismi tra loro e con l’ambiente circostante o ancora porzioni dell’ecosfera stessa. Oltre ai singoli ecosistemi, l’ecologia studia i biomi, ossia le tipologie di ecosistemi, che si ritrovano in continenti diversi in condizioni climatiche, pedologiche e geomorfologiche simili.

Cosa si può intendere dunque con la locuzione “ecologia naturista”? E’ un concetto che parte dal presupposto che l’uomo è uno degli animali che ha avuto la maggiore influenza sugli equilibri ecologici del sistema Terra e che quindi un approccio all’ecologia efficace debba per forza partire dal comportamento umano.

In questi termini un naturista si colloca al giusto livello di interazione-partecipazione-influenza nei bioritmi del pianeta evitando di estremizzare i propri comportamenti sino al punto di incidere cosi profondamente sulla natura da provocarne il collasso. Si pone nei confronti degli eventi naturali come un osservatore attento con l’umiltà di comprendere il senso profondo del non intervento quando questo sarebbe più dannoso che utile per i sistemi naturali e con la comprensione di quando i suoi comportamenti diventano troppo impattanti, sì da incidere sulla naturale capacità di auto-rigenerazione della natura stessa. 

In pratica un naturista segue alla lettera l’Ecosofia (o Ecologia del profondo), ideata dal poeta ecologo Garry Snyder e da Arne Naess, che “afferma per la prima volta l’egualitarismo biosferico – il diritto per ogni essere vivente di poter realizzare i propri bisogni vitali – che l’uomo dovrà non solo rispettare ma facilitare: la completa realizzazione del sé per ciascuno dipende da quella di tutti gli altri esseri viventi. Un naturista non può non conoscere le scoperte di James Lovelock, scienziato che ha lavorato per la NASA, che ha formulato “l’ipotesi di Gaia”, teorizzando che “la Terra è di per sé un organismo vivente e “intelligente”, capace di auto-regolarsi mediante il controllo chimico e fisico dell’ambiente, al fine di proteggersi da tutti quei fattori che disturbano il suo equilibrio naturale”. 

Fonti: Wikipedia – benesserenaturista.it – Pubblicazione “L’Ecoterapia – Ritrovare il benessere nella Natura” di Italo Bertolasi Ediz. Xenia – 2003 – pag. 5 e pag. 23

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