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Al di là delle difficoltà di comprensione dovute alla lingua, da questo video, tratto quasi casualmente dall’ottimo sito naturisme-tv.com, vera e propria web-tv naturista, in realtà si comprende fin troppo bene quale sia in Francia l’elevato livello di organizzazione del naturismo, che costituisce una componente importante dell’industria turistica e della sua stessa immagine all’estero.
La realtà naturista francese vanta infatti numerosissime strutture e ancor più spiagge, mentre l’associazionismo naturista si presenta bene organizzato e in grado di sostenere quel fondamentale ruolo di informazione e di promozione del naturismo stesso a tutti livelli e con ottimi mezzi di comunicazione. Basti andare su qualche sito naturista, quale quello della Federazione naturista francese o su France4 per rendersene conto.
E come non essere presi da un vago senso di invidia per tanta grazia? Noi, abitatori del Bel paese e della terra del Grand Tour, che da Nizza a Trieste, per ben 8000 chilometri costa, vantiamo una impressionante varietà di paesaggi, terra di mezzo proprio in mezzo al Mediterraneo. Dove, con cotanto mare, di naturismo quasi non se ne parla e dove, soprattutto, sono assenti gli operatori turistici, fatta eccezione per i pochi che per contarli bastano poche dita. Forse troppo mare ci ha fatto male.
A dire il vero, in Italia non si parla nemmeno di turismo, per il quale mancano strategie di lungo respiro che valorizzino il nostro paesaggio come risorsa economica non rinnovabile, mentre invece si fa tutti i giorni scempio proprio di quel paesaggio che è alla base dell’idea di Italia nella cultura mondiale.