campingLa testata giornalistica online infrentania.it, nella sua rubrica domenicale “Il fatto della settimana” pubblica un articolo dal titolo “Un altro turismo in Frentania è possibile”.

All’interno di questo viene riportato il resoconto della visita che il direttore del giornale ed una delle redattrici ci hanno fatto in occasione della prima settimana naturista presso il camping Sangro di Torino di Sangro (CH). Ne emerge un quadro molto positivo del movimento e di come l’associazione stia tentando di integrare il turismo e l’attività naturista nella nostra Regione.

Di seguito un estratto dell’articolo. (Qui la versione integrale)

 

 

 

Si può fare e puntano a farlo i naturisti questa settimana in campeggio a Torino di Sangro: “Dal 10 al 16 giugno e dall’1 al 15 settembre l’Associazione Naturista Abruzzese (ANAB) comunica sul proprio profilo Facebook che il camping Sangro “sarà riservato interamente ai Naturisti. Un’occasione da non perdere!” (…) Se a fine aprile chiedevamo a Daniele se davvero la nostra regione fosse pronta ad abbattere tabù e luoghi comuni (“Da quello che sento dire in giro, direi proprio di sì. Ormai pochi vedono ancora nel nudo qualcosa di malizioso o di volgare, la maggior parte delle persone lo considera normale. E’ solo che alcune minoranze, spesso, sono più rumorose…”, ci disse), la risposta che comincia a delinearsi è un sì (infrentania.it 04/06)”. Bene in questa direzione la proposta di legge regionale che regolamenti spazi dedicati: siamo stati a trovarli ieri e ne è venuto fuori più che un incontro, un’amicizia con un gruppo di persone aperte mentalmente, rispettosissime dell’ambiente e dell’ecosostenibilità, soprattutto, tutti, sereni e in pace con se stessi e le bellezze naturali che ci circondano. “Il quadro che Daniele ci fa sulla situazione italiana riguardo a strutture ricettive e spiagge per naturisti ci mostra un Paese in cui sono soltanto tre i lidi a loro riservati e poco oltre la decina i campeggi e residence disposti ad ospitarli. “Un vero peccato e una grande perdita economica vista l’enorme domanda di turisti stranieri, in particolare tedeschi, francesci e olandesi, che non trovando riscontro in Italia decidono di andare altrove”. Eppure la situazione intorno a noi è molto diversa: Croazia, Germania, Francia, Grecia hanno puntato molto sul turismo naturista, cogliendone l’enorme valenza economica. Basti pensare che in Croazia circa il 15% del turismo globale è di tipo naturista e in Paesi come Francia e Germania sono centinaia le strutture ricettive destinate ai naturisti. Piano piano le cose stanno iniziando a cambiare anche qui” (infrentania.it, 06/06). Ce lo auguriamo.

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